- giovedì 15 ago, 22:01
#1118634
Probabilmente nessuno leggerà questa risposta, in effetti è passato un po' di tempo. Come detto da un altro utente, di per sé il football non è il calcio. Football indica infatti un gioco molto diffuso tra le classi meno agiate delle isole britanniche. I gallesi lo chiamavano "cnapan", gli irlandesi "caid" e così via. In Cornovaglia era detto "hyrlîan", in Scozia "ba" (Ba game), mentre in Inghilterra, appunto, "football". Non c'erano regole scritte, quindi lo svolgimento poteva essere leggermente diverso di regione in regione e di città in città.
Non essendo necessarie attrezzature particolari (come invece accadeva negli sport nobili come il polo), ben presto cominciò ad essere praticato nei prati (allestiti come campi) dei college. Chiaramente, per disputare partite tra scuole differenti, si rese necessario un regolamento. Spuntarono due linee di pensiero: "tackling game" di Cambridge ed "handling game" di Rugby. All'inizio a prevalere furono le regole di Rugby ma la svolta si ebbe quando furono messe per iscritto le "Sheffield Rules", che miglioravano la forma del tackling game, portando alla codifica di un gioco molto meno duro e rude rispetto al football originale, in pieno stile "english".
Da lì in poi le due "versioni" intrapreso strade diverse ma comunque parallele. Nacquero la "Football Association" e la "Football Union". La prima si occupava del tackling game (del soccer dunque), mentre la seconda dell'handling game (rugby).
Col passare degli anni il soccer si diffuse molto in Inghilterra, tanto da divenire sinonimo di football. Perciò si decise, per evitare equivoci, di cambiare il nome della "Football Union" in "Rugby Football Union".
Successivamente si crearono dissapori tra le squadre settentrionali e quelle meridionali di rugby. I team del Nord erano composti principalmente da operai o minatori, per i quali era assai difficile assentarsi dal lavoro; non essendo previsti rimborsi spese o altri compensi, era molto complesso per quei club formare delle squadre competitive. I club del Sud, invece, presentavano giocatori provenienti dalle classi più agiate, che quindi non avevano problemi lavorativi.
Le squadre settentrionali iniziarono perciò a pagare i giocatori, andando contro le regole della lega, in cui vigeva il dilettantismo. Si ebbe così una scissione: "Rugby Football Union" (poi divenuta "Rugby Union") al Sud e "Rugby Football League" al Nord.
Inizialmente entrambe giocavano con 15 uomini, poi ridotti a 13 dalla "Rugby League" per differenziarsi e creare maggiore spettacolarità (adottando anche alcune meccaniche del gridiron football). Questa variante a 13 giocatori si diffuse molto in Australia.
Il Rugby Sevens nacque invece a causa dell'assenza di una squadra durante un evento. Vennero perciò divisi i team presenti in modo da disputare partire con 7 uomini per parte e tempi ridotti a 15 minuti. Da lì in poi questa variante si diffuse in tutta la Scozia, accumulando popolarità anche in Oceania.
Facendo un passo indietro, va detto che dopo che vennero codificati calcio e rugby, gli irlandesi decisero di mettere per iscritto anche le regole della loro versione locale, dando vita alla GAA ed al "calcio gaelico".
Per il gridiron football ed il football australiano vanno invece fatte delle precisazioni.
Il football (quello originale, caid, cnapan… chiamatelo come volete) iniziò ad essere praticato in Australia quando ancora non erano state stabilite regole precise. Perciò quello che veniva praticato era ancora un'altra variante del gioco. Era molto particolare per un motivo: i campi di gioco. In Australia, così come in molte altre grandi colonie della Corona Britannica, erano molto frequenti gli enormi campi da cricket (sport tipicamente coloniale).
Perciò, sebbene alcuni spunti provenissero dall'handling game di Rugby, il fattore campo rese unico il football australiano (footy).
In Canada si praticava il rugby, diffuso dagli inglesi, essendo il paese ancora una colonia britannica. Negli Stati Uniti invece, erano diffusi due tipi di football: "kicking game" (simile ad un calcio molto primitivo) e "running game" o "carrying game" (molto caotico e pericoloso, tanto da essere proibito dai maggiori college).
La commistione di queste due ideologie diede vita al "Boston Game" (simile al rugby ma con un maggior utilizzo dei calci e giocato con un pallone sferico). Harvard accolse a braccia aperte questo gioco, mentre altri college, ad esempio Yale, adottarono uno stile più "kicking game".
Questo "scontro" coinvolse anche i college canadesi. La McGill University di Montreal invitò Harvard a disputare due match. Una con le regole di Boston ed un'altra con delle regole ibride fra il rugby (come detto ampiamente diffuso in Canada) ed il kicking game (formula già parzialmente codificata dal Trinity College di Toronto anni prima). Harvard ibridò così le due varianti ed il risultato piacque molto, iniziando a diffondersi in tutto il Nord America.
Il concetto rugbistico della meta si evolse nel touchdown. A dare la svolta definitiva allo sport fu però Walter Camp, il quale introdusse la linea di scrimmage ed il sistema dei down. Poteva dirsi nato il "college football", che iniziò a dilagare in tutti gli Stati Uniti e che si evolverà poi nell'attuale "football americano".
Anche in Canada spopolò questo gioco, ma non venne mai dimenticata la versione codificara a Toronto, tanto è vero che il college football si evolse in maniera leggermente differente rispetto agli States, dando vita al "football canadese".
Nei primi anni, per stabilire le posizioni in mezzo al campo, il college football adottò delle vere e proprie griglie (simili a scacchiere), facendo nascere l'appellativo di "gridiron football", poi trasmesso anche al football americano e a quello canadese (che con gli anni hanno rimosso le linee parallele al lato lungo).
Football australiano e calcio gaelico sono abbastanza simili in alcune sfaccettature, infatti si tengono partire fra le due rappresentative nazionali: le "International Rules Series", con regole ad hoc.
Il calcio gaelico è diffuso praticamente solo in Irlanda. È dilettantistico ed è radicato nella cultura dell'isola. Non a caso è lo sport nazionale della Repubblica d'Irlanda e, credo, anche dell'Irlanda del Nord. Se non sbaglio la GAA (l'organizzazione che si occupa anche degli altri sport gaelici come l'hurling ed il camogie) organizza, o ha provato ad organizzare, campionati anche in Inghilterra e Nord America, come il "Continental Youth Championship". In Italia qualcuno ha provato e magari gioca ancora, non saprei. Qui da noi c'è il problema dei campi da gioco, inadatti.
L'AFL di football australiano è invece molto più globale. Ci sono varie rappresentative nazionali sparse per il mondo (Oceania in primis) e anche qualche campionato, come la "United States Australian Football League". In Italia c'è stato un piccolo campionato, non ho idea se sia ancora attivo.
In ogni caso la AFL ha stipulato una variante più europea: l'AFLX. È più adatta ai giovani, più comprensibile e non necessita degli enormi campi da cricket. Al momento rappresenta la pre-season del campionato ma è prevista la sua espansione in Europa. Penso comunque che ciò possa andare a danno del calcio gaelico: già ora molti irlandesi vanno in Australia, la cui lega adotta il professionismo, per cui, con una variante più comprensibile, molti altri, probabilmente, emigreranno. Cosa analoga accade ogni tanto fra i giocatori AFL e la NFL o la CFL, che sono più ricche.
Per chi se lo chiedesse: in Australia Rugby 13 e Footy sono entrambi molto diffusi e hanno interferirito poco fra di loro, in quanto il primo è diffuso maggiormente nella parte centro-occidentale, mentre il secondo nella costa orientale. La linea immaginaria che divide le due zone è detta "Barassi Line".
Infine vorrei menzionare la "volata", sport ideato da Augusto Turati su pressione di Mussolini e del Partito affinché non venisse praticato il rugby, proveniente dalla "Perfida Albione" (il calcio fu propagandato come erede del "calcio storico fiorentino", perciò il problema non si pose). Era una disciplina abbastanza rudimentale rispetto al rugby ed infatti faticò ad imporsi, costringendo il regime ad "accettare" il gioco della palla ovale, ma solo con il nome di… "palla ovale" o "pallovale", appunto.