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#1214251
Buon anno fratelli black and gold.
Smaltita in parte l'amarezza per questo finale di stagione, provo a dire la mia:
sapete che per me Tomlin è sempre stato un valore aggiunto e non un problema, pur condividendo alcune critiche che gli si muovevano.
Però arrivati a questo punto, credo che i Playoff di quest'anno saranno decisivi per la sua permanenza.
Perchè ovviamente, in tutti gli sport, sei misurato sulla base dei risultati, e per quanto sia incredibile la sua striscia di 18 stagioni consecutive senza mai un record negativo, diventerebbe altrettanto impressionante quella di 10 anni senza vittorie ai PO.
E poi non è tanto non vincere, quanto non aver mai dato l'impressione di poter vincere, che deprime.
Ora siamo in una condizione di roster particolare:
abbiamo 2 QB che a fine stagione saranno FA, un WR e un LB per cui potrebbero arrivare offerte di trade allettanti, un RB che non sarà rinnovato, alcuni veterani in difesa che potrebbero essere a fine corsa, insomma potrebbe essere un anno adatto ad una rivoluzione.

Poi però attenzione, perchè sarà molto più probabile che troviamo coach peggiori piuttosto che migliori.
Sono convinto che aver trovato in serie Noll, Cowher e Tomlin, sia difficilmente ripetibile.
:steelers:
#1214269
Ho trovato e tradotto questo articolo, che riassume perfettamente ciò che volevo dire io, e lo rimetto alle vostre riflessioni


By Jarrett Bailey

Mi piacerebbe essere arrabbiato in questo momento.

Mi piacerebbe entrare qui e mettere insieme un soliloquio ben costruito su come gli Steelers abbiano sprecato un vantaggio di due partite nell’AFC North, perdendo le ultime quattro gare, tre delle quali con uno scarto di 14 o più punti, e due contro avversari divisionali. Davvero, non vorrei nient’altro.

Ma essere arrabbiato significherebbe che avevo aspettative. E dopo aver visto gli Steelers perdere tre partite di fila prima di questa, e dopo aver assistito a questo stesso copione ogni anno, dove gli Steelers crollano nel momento cruciale, le aspettative sono volate via dalla finestra. Non c’è rabbia. Non ci sono domande su cosa sarebbe potuto accadere se un’azione o due fossero andate diversamente. Non c’è frustrazione. C’è solo il torpore di accettare che questa squadra mediocre, senza una direzione chiara, non cambierà mai i propri modi. Bloccata per sempre nel purgatorio della NFL: troppo scarsa per essere buona, ma troppo buona per essere veramente scarsa, senza un quarterback valido o un allenatore lungimirante che possa riportarla a competere con le squadre d’élite della lega.

Perdonatemi, ma questa non sarà una cronaca della partita. Tutti avete visto cosa è successo, e francamente sono stanco di scrivere le stesse cose ogni settimana. L’attacco è stato terribile, in particolare Russell Wilson (17 su 31, 148 yard), che ha messo insieme un drive finale paragonabile a Kevin che rovescia il chili in The Office. George Pickens è stato pessimo, con tre drop e una sola ricezione per tante yard quante ne abbiamo fatte io e voi. Gli Steelers avrebbero dovuto dare spazio a Justin Fields nel secondo tempo, ma invece hanno continuato a sbattere la testa contro il muro aspettandosi risultati diversi. Cam Heyward è stato straordinario (tre passaggi deviati), e T.J. Watt è sembrato esplosivo come non lo era da più di un mese, ma le carenze offensive erano troppo grandi per essere compensate dalla difesa. Un’altra partita senza un minimo di complementarità tra attacco e difesa. Detto ciò, la prossima settimana giocheranno contro i Ravens, probabilmente senza Zay Flowers, e avranno buone possibilità di vincere.

Ma pensiamo al quadro generale. Anche se battessero Baltimore, questa non è una squadra in grado di andare oltre. Perderanno di nuovo contro i Chiefs e colpiranno il duro soffitto che si sono costruiti. Ecco perché, anche se potrebbe non essere una scelta popolare, la cosa più intelligente da fare sarebbe premere il pulsante di reset e smantellare tutto fino alle fondamenta. Non avete vinto nulla con T.J. Watt. Non avete vinto nulla con Minkah Fitzpatrick. Non avete vinto nulla con Cam Heyward. E negli ultimi dieci anni, non avete vinto nulla con Mike Tomlin. Non dovrebbe essere un articolo “Tomlin deve andarsene”, ma prima o poi dobbiamo essere realistici e ammettere quando la strada è finita. Il crollo costante a fine stagione, il basso potenziale delle squadre dal 2018 a oggi, così come la mediocrità che impedisce loro di raggiungere un top quarterback al draft: è semplicemente il momento.

Perché continuare a riproporre lo stesso copione quando ogni anno si ottengono gli stessi risultati? Ai tifosi non importa della mancanza di stagioni perdenti. Guardate i San Francisco 49ers, ad esempio: quest’anno hanno avuto una stagione perdente. Tuttavia, hanno anche raggiunto quattro finali della NFC e due Super Bowl dal 2019. Sono sicuro che ogni tifoso degli Steelers accetterebbe una stagione perdente di tanto in tanto se significasse ottenere risultati simili. Tuttavia, per arrivare a quel livello di eccellenza, i 49ers hanno preso una decisione difficile: licenziare Jim Harbaugh, passando per due allenatori deludenti (Jim Tomsula e Chip Kelly) prima di trovare Kyle Shanahan. Bisogna attraversare momenti bassi per tornare a grandi altezze. Quindi, se questo significa che gli Steelers adottino l’approccio di Jimmy Johnson con i Dallas Cowboys, fallendo per un anno e scambiando alcuni buoni giocatori per un’orda di scelte al draft nella speranza di trovare un quarterback franchigia come Drew Allar, allora lo si deve fare.

In un mondo ideale, gli Steelers ascolterebbero eventuali offerte di scambio per Mike Tomlin e, in cambio, offrirebbero un assegno in bianco a Ben Johnson. Invece, riproporranno tutto il prossimo anno, vinceranno nove o dieci partite, forse arriveranno ai playoff, forse no, e saranno eliminati presto anche se ci riusciranno. È un ciclo che non si romperà mai finché gli Steelers non prenderanno la medicina necessaria e non inizieranno una ricostruzione costruttiva con una visione a lungo termine. Fino ad allora, continueranno a offrirci attacchi antiquati, discorsi vuoti e squadre che sono lontane anni luce dal vincere partite importanti.
#1214324
Umanoide ha scritto:Ho trovato e tradotto questo articolo, che riassume perfettamente ciò che volevo dire io, e lo rimetto alle vostre riflessioni.


Grazie mille intanto per averlo tradotto. Proverò a fare una mia riflessione un po' più ampia rispetto al punto "Tomlin, non Tomlin" prendendo in considerazione anche altri aspetti su cui, gli addetti americani di pancia, sorvolano.
Detto ciò parto dal presupposto che concordo con la tua riflessione iniziale Umanoide e anche in grande maggioranza con le parole di Bailey.

Proverò a suddividere i miei punti di vista su una linea temporale di presente-passato-futuro, cercando di essere quanto più chiaro possibile. Il filo conduttore, volente o nolente, sarà comunque l'operato Tomliniano, ma non vuole essere il mio intervento uno scaricare su di lui tutto assumendolo come capro espiatorio.

Presente:
Questa stagione, più di una volta, in questo topic ci siamo ritrovati a tirare in ballo il concetto di aspettative. Reduci dalle ultime stagioni, ci siamo resi conto che l'avere un pezzettino mancante a QB poteva sospendere un giudizio a priori su questa versione degli Steelers e attendere la fine della stagione per prendere ciò che sarebbe venuto.
La firma di Russell Wilson non è stata sicuramente il pezzettino del puzzle che completa il quadro e automaticamente ci ha reso un team migliore o una contender, ma avere un QB che nella tasca ci sa stare e ha un'esperienza e talento per ricoprire il suo ruolo nella lega, seppure agli ultimi anni di carriera, un po' di speranza l'ha fatta nutrire a noi tifosi.
Il cambio di OC dopo figure professionali discutibili anche, nonostante nessuno abbia fatto salti di gioia per Arthur Smith, ma comunque un curriculum leggermente più prestigioso dei suoi predecessori e un anno 0, qualche speranza in più l'aveva data.
La (triste) realtà è che questa versione 2024 non è che una copia rimasticata delle precedenti e quindi qualche domanda sorge. La questione QB viene ritirata in ballo e con essa però anche altre riflessione riguardo il CS.
Il riproporsi delle difficoltà sul campo è innegabile, i problemi tecnici e tattici di questa squadra sono una costante di stagione in stagione, tanto è vero che come scrivevo qualche giorno fa, se ci si vuole soffermare su gli aspetti che non vanno in questa squadra si potrebbe fare un copia e incolla di week-in-week e ormai, purtroppo di stagione-in-stagione.
Anche i cambiamenti che sembrano più intuitivi non danno poi i loro frutti. Come si è visto, passare da un casalingo Fichtner a un "verginello" Canada per finire con un più esperto Smith, non ha cambiato le sorti della squadra e nel caso specifico del gioco espresso offensivamente.
Passare da un BigBen al canto del cigno, a un back-up come Rudolph, a un primo round come Pickett, a una coppia giovane/vecchio come Fields/Wilson, tantomeno ha fruttato risultati diversi, sia in termini di record, per quanto possa valere, sia in termini di gioco espresso, con le dovute, labili, differenze.
Questi esempi, più sotto la luce dei riflettori, ma anche altri, come alcune gestioni di giocatori, assunzioni di coordinatori, scelte in sede di draft e risultati sul campo, sono alcuni degli schemi che si ripetono di anno in anno a Pittsburgh e quando Bailey scrive che è il momento di "prendere la medicina" inteso, penso, come prendere una decisione, anche un po' "amara" e netta, io la vorrei interpretare invece come un malato che di inverno in inverno continua ad ammalarsi della stessa influenza e quindi sia arrivato il momento di prendere la medicina necessaria a non subire costantemente la stessa ricaduta.
Spesso, se non sempre, in NFL e nelle leghe USA questo si traduce in un repulisti a livello di coaching-staff e GM, ammettendo però che il lavoro di Khan a me non è dispiaciuto in questi anni.

Passato:
Gli schemi ripetitivi che attanagliano gli Steelers da quasi 10 anni a questa parte, come dicevo, vanno ben oltre il risultato e l'esito delle singole stagioni a mio modo di vedere.
Ad esempio;
Costruzione della squadra: Dopo le Killer B's, unico esempio di degli Steelers un po' più votati all'attacco, questa franchigia è sempre stata votata a una costruzione del roster con uno sguardo prettamente difensivo e ciò è anche parte integrante del DNA della franchigia. Il problema è che questa visione ha cementato con sé anche scelte tecniche e uno stile di gioco che difficilmente è riuscito a stare al passo con l'evoluzione della lega e di un football più dinamico.
Con ciò non voglio dire che la difesa è un reparto che va tralasciato o sottovalutato, anzi la fase difensiva è quella che a me più piace di questo sport e quella che devi avere quantomeno ben strutturata se nutri ambizioni di vittoria a gennaio/febbraio. Essere ostici, fisici, aggressivi in difesa non vuol dire però essere competitivi, né tantomeno essere ad un passo da esserlo.
Questa squadra nel presente ha il reparto difensivo più costoso della lega, ma sicuramente non quello che esprime il miglior gioco, come dire, non basta investire e battere su una visione unilaterale del gioco, bisognerebbe avere uno sguardo più ampio e anche le persone giuste a gestire i pezzi più pregiati della tua rosa.
Se questa lega, come tutte quelle sportive americane, gira attorno un sistema di Draft, un motivo fondato ci sarà. Non saranno di certo gli Steelers a cambiare "il cerchio della vita sportivo USA" cercando di non passare mai per una fase di rinascita vera, che implica nella sua natura "il fallimento".
Cercare di costruire una squadra, di aggiungere talento giovane, futuribile a basso costo, lasciarsi la libertà anche di scommettere e cannare una scelta diventa molto difficile quando ti aggiri tra la bassa metà e il fondo dei round.
Certo puoi avere dei gran colpi come pescare un Watt alla #30 e un Highsmith al terzo giro, ma rimangono rarità difficilmente ripetibili, soprattutto alla lunga. Per quanto il draft non sia una scienza esatta e quindi anche nelle prime 5 non è detto che si operi sul sicuro e alla grande, ma un conto è provarci e avere la libertà di sbagliare anche, un altro è non poter mai ambire a pezzi che all'uscita dall'università danno l'impressione di poter portare uno slancio al futuro della tua franchigia.
Rimanere bloccati in un limbo è la peggior cosa che ti puoi augurare nelle leghe americane e quello che più da fastidio negli Steelers è che da 10 anni a questa parte non solo si è rimasti bloccati in un limbo di mediocrità, in cui il merito (positivo, non sono ironico) di Tomlin secondo me è quello di avere fatto sempre over-performare il materiale umano a disposizione oltre il suo reale valore, ma di non aver mai avuto uno sguardo concreto riguardo il futuro della squadra.
Mai si è fatta una scelta che includesse una trade-up seria, ad esempio per poter arrivare dove non si era e assicurarsi un profilo su cui costruire o ricostruire attorno. Si è aspettato ad esempio che BigBen perisse, dove nelle ultime tre stagioni iniziava a diventare l'ombra di sé stesso senza mai preoccuparsi di affrontare la sua dipartita, anche che so in stile Packers Rodgers-Love.
Si è sempre guardato ad anno per anno con un atteggiamento alla: ogni anno giochiamo per vincere, per competere, quanto i presupposti e i risultati ci hanno sempre sbattuto in faccia la cruda realtà, ovvero che questa squadra non era strutturata per poterlo fare.
Ci si è mossi sempre a tentoni, nel tentativo di mettere delle pezze e non voler cocciutamente snaturare una base che seppur talentuosa non da risultati. La scelta di Pickett ne è un esempio, nella necessità di un QB si va a pescare un profilo con molti dubbi, un ragazzo che è stato selezionato come primo QB della sua classe draft alla #20 già qualche domanda doveva farla sorgere, in un' annata in cui il suo primo pariruolo dopo di lui è stato scelto al terzo giro e parliamo di Ridder e Willis, in una classe in cui il migliore è stato Purdy, ultima scelta dell'ultimo giro, una di quelle storie che difficilmente si ripetono.
Si è cercato sempre la miglior condizione a basso prezzo, Wilson ne è un altro esempio, per passare da Trubisky. Certo non si vince solo con il QB, ma è innegabile come sia un pezzo che ti leva molte castagne dal fuoco e ti permette anche una maggiore flessibilità, quando ne hai uno forte, di fare e disfare attorno a lui e di guardare al futuro con più positività. Se però non ti metti nelle reali condizioni, quanto meno di cercarne uno, non ti piove di certo dal cielo.

Draft: Che questa squadra sia bloccata in un bolla di mediocrità, la quale non ti permette di avere libertà in sede di draft, direi che è appurato. Inoltre per come si struttura un salary-cap NFL attuale, non tirare fuori ogni anno dal tuo draft almeno due giocatori ottimi ti rischia di compromettere realmente la stagione e ti mette in condizione di operare con difficoltà sia in free-agency, sia nella ristrutturazione di eventuali contratti già a roster.
Cercare di estrarre ogni anno il coniglio dal cilindro non è cosa facile, né tantomeno storicamente e statisticamente parlando sostenibile e per quanto si parli bene degli ultimi draft fatti dagli Steelers, a mio modo di vedere va contestualizzata un po' la situazione.
E' sempre un: "aver fatto bene con il poco che si aveva a disposizione". Inoltre questa franchigia in sede di Draft ha sicuramente dei pregi come avere un grande occhio sui OLB e i WR (anche se ci sarebbe da fare una piccola specifica anche qui, si va a scegliere spesso teste calde di indiscutibile talento, ma che perdono posizioni per via del loro carattere, non di certo perché gli altri non ne abbiano apprezzato le qualità tecniche e di fatti poi dopo una breve parentesi i problemi vengono a galla: Bryant, Brown, Claypool, Pickens). Di contro però fa una difficoltà immane nell'operare in reparti che nel recente passato ci danno grattacapi e non se ne viene mai a capo, né in sede di Draft né in Free-Agency.
I problemi con la linea sono lampanti, ma ci si prova, anche qui però quando sei costretto a scegliere ogni anno un OT perché quello prima non convince è un altro risvolto della posizione in cui ti ritrovi a fare la tua scelta. Se sei costretto a scegliere seppur al primo giro, ma il quarto/quinto Tackle della classe, vien da sé che tecnicamente non hai scelto il più forte o il top-3 e il rischio che non sia il titolare su cui costruire una longeva e stabile OL c'è.
Detto ciò, mi saltava all'occhio, contumacia noti problemi della secondaria, come questa squadra sia incapace di saper scegliere in questi reparti che tanti problemi a livello tattico ci danno. Vi riassumo gli ultimi 10 anni di draft Steelers nelle posizioni di CB/S:
CB: Artie Burns, Cameron Sutton, Justin Layne, Tre Norwood, Joey Porter Jr, Cory Trice, Ryan Watts
S: Sean Davis, Brian Allen, Terrell Edmunds, Marcus Allen, Antoine Brooks.
Tralasciando Sutton che io ritengo un buon giocatore, o meglio nella prima apparizione Steelers quantomeno, qui parliamo di 10 anni Draft orribili a livello di un intero reparto e che in Free Agency ha visto poi poche acquisizioni di livello per compensare (Haden, Fitzpatrick e praticamente basta).
Ci sarebbe da fare anche un discorso riguardo la posizione di ILB, ma sorvolo.
Questo comunque per dire che se questo andazzo va avanti da anni, qualche domanda va fatta, sarà il caso di resettare un programma di scouting quantomeno specificamente di reparto? Sarà il caso di riflettere come e perché sia difficile trovare profili validi a fine giri? Sarà il caso di essere un po' più elastici su dove si investono i soldi sul campo?
Quando hai i primi 5 giocatori su 7 che paghi di più in posizioni di: 2 DE, 3 LB e gli altri due sono una S (questa stagione snaturata nelle sue caratteristiche) e una G, significa che stai estremizzando una mentalità di gioco che, i risultati ne sono testimoni, difficilmente ti porterà da qualche parte, anzi stai tessendo una coperta così corta da lasciare scoperti sempre gli stessi punti, i quali non solo non sei in grado di coprire via draft, ma rigidamente si sceglie di non modificare attuando qualche cambiamento in termini di filosofia di costruzione di un roster.

Il coaching-staff: Se il materiale umano al livello di roster non è sempre di primissimo livello e ancora una volta, ripeto, il merito di Tomlin è stato spesso fare le nozze con i fichi secchi, anche quello di CS non scherza.
Certo, non mi illudo di trovare per terra sempre gli Arians e LeBeau di turno, ma l'incapacità di attrare/assumere coordinatori e allenatori di reparto di questa franchigia negli ultimi anni è un dato di fatto.
Un altro discorso da fare qui sarebbe quello della "fedeltà" in casa Steelers, prediligere profili che sono già dentro la sede, ma che spesso si rivelano non all'altezza delle posizioni che vanno ad occupare. Eppure, un esempio non rispettato quando conveniva invece, è aver avuto un Flores all'interno che abbiamo lasciato scappare, mentre a Minnesota ha rivoltato una difesa in modo favoloso.
Sul aspetto dei coordinatori negli ultimi anni abbiamo avuto gente senza di certo un pedigree di livello e anche qui sul perché questo accada qualche interrogativo dovrebbe farlo sorgere e una parte della colpa è innegabilmente dell'HC la cui influenza è predominante in tali decisioni.
Gente che, da qualunque ambito è arrivata, non ha portato nulla di nuovo a questa squadra, stessi esiti finali, modi identici di interpretare le fasi del gioco, problemi mai superati.
Discorso simile per gli allenatori di reparto, io sono dell'opinione che se tu investi in un reparto, prendiamo in analisi la OL (ma potrebbero essere anche i DBs) spendi in free-agency, scegli al draft, passano stagioni, ma il reparto continua a non funzionare, allora sarebbe il caso di fare cambiamenti anche su chi ha competenza di quel reparto e non "cambiare per cambiare", come ritinteggiare una parete ammuffita, la muffa rimane, bisogna trovare qualcuno che abbia peso e competenze per risolvere il problema e certo si può sbagliare, ma se sbagli da dieci anni significa che qualcosa non va nel profondo del tuo sistema.
Ci sono esempi attuali di squadre che hanno saputo investire su profili che erano liberi quando la necessità era anche nostra, hanno investito su gente seria, non l'Arthur Smith di turno. Quinn come DC di Dallas prima dell'avventura a HC a Washington, entrambe le posizioni ricoperte egregiamente, Kingsbury come OC dei Commanders, Spagnuolo ai Chiefs, Fangio a Philadelphia,ecc.
La tendenza a tenersi alla larga da nomi che hanno un peso nell'ambiente, che hanno una personalità tosta per virare su gente molto malleabile e assertiva un po' a me puzza. Che sia il volere dell'owner, del GM, del HC, di tutti e tre, di due su tre, è comunque qualcosa che è sul piatto e che di certo non ti mette nelle condizioni di avere un reale cambiamento e di essere competitivi nel vero senso della parola.

Futuro: Proprio per quello che scrivevo prima non credo che a fine stagione gli Steelers siano una papabile destinazione per gente come Johnson, Glenn, Coen, Monken o figure più esperte di rilievo. Siamo incapaci di attrarre tali profili e inizio a pensare che non abbiamo neanche la volontà di farlo, per motivi che mi sfuggono (se non essendo malpensante).
Riguardo i risultati che questa squadra ha raggiunto negli ultimi anni 9 anni, ovvero 4 qualificazioni ai PO con 3 uscite al primo turno (vedremo sabato se ci sarà anche la quarta), io capisco chi dice che ai Play-Offs non è scontato andarci e che quando ci vai sei contento, ma far finta che questa squadra possa sorprendentemente trasformarsi e miracolosamente cambiare le sue sorti perché "nei play-offs ogni partita è storia a sé" mi sembra una favola così illusoria che dubito anche sulla convinzione di chi pronuncia queste parole.
Gli ultimi anni i malumori su come si rivelano le nostre passeggiate in post-season si fanno sentire di più e non vorrei che un miracoloso passaggio del turno possa azzerare tutto ciò che il recente passato ci sta mettendo di fronte.
Logicamente sono il primo a godere come un matto in un ipotetico sgambetto ai Ravens a casa loro.
Questa squadra non ha i mezzi, non è progettata, non ha le capacità di poter essere competitiva, il che non vuol dire vincere il SB, ma aver costruito un qualcosa di funzionale sul medio-lungo raggio (Eagles, Bills, Ravens ad esempio, i Chiefs per me fanno eccezione come i passati Patriots) capaci di rinnovarsi mantenendo una struttura e reinventarsi vivendo finestre in cui sei meno competitivo e in altre in cui ha tutte le carte in regola per vincere.
E' inutile pensare che perché da anni hai un record positivo e una fornt-4 difensivo con 2 futuri HoF e un Top-5 della lega, allora sei a un QB dal SB, non è così e anche se l'avessimo non risolverebbe dei problemi ben più radicati al momento. Non siamo quei Rams a cui bastava Stafford, non siamo i Bucs a cui bastava Brady, non siamo quel tipo di squadra/roster e viviamo nella bugia di esserlo, ma non noi tifosi, ai quali una visione fantastica e speranzosa del genere ce la si può abbonare, ma è tristemente la società che crede, con le sue dichiarazioni e le sue scelte, di essere in quella posizione e continuiamo a stagnare nella mediocrità a cui orami apparteniamo.

Capitolo Tomlin: Se vogliamo sparare qualche numero, di fianco al SB vinto alla sua seconda stagione da HC, Mike affianca 3 apparizioni al Championship in 18 anni, 8-10 nei PO, 3-9 dal SB perso nel 2011 in poi, otto anni consecutivi senza una vittoria ai PO e un' immacolata carriera senza una stagione negativa in RS. Ora penso che converrete con me che a nessuno dispiacerebbe vivere un paio di stagioni perdenti, se ciò comporta una ricostruzione e una nuova prospettiva di reale competitività ritrovata. Questo non vuol dire tanking, perdere di proposito ecc, vuol dire rendersi conto di quando una bella storia è finita e di cosa sia il meglio per costruire un progetto futuribile. Se vogliamo essere cattivi si potrebbe anche parlare di come il roster vincente del 2008 sia stato plasmato da Cowher e consegnato nelle mani di Coach T, ciò non per screditare la vittoria, assolutamente, ma come riflessione di come sotto i suoi 18 anni di guida un roster altrettanto ambizioso e costruito interamente con le sue mani ci sia stato solo una volta, nel triennio 2015-2017 e anche lì ci sarebbe da dire qualcosa sulla gestione di quel gruppo e su come si stato smantellato.
La verità è che finché rimarrà Tomlin la direzione di questa franchigia non sarà modificata, ci saranno gli stessi buchi, gli stessi problemi ed infine gli stessi risultati, questo non per masochismo piacere, ma perché tale rigida mentalità implica un ripetersi del ciclo senza possibilità di uscita contemplate dalla natura del sistema.
Detto ciò io non credo che Tomlin sarà licenziato, la fedeltà di questa franchigia è un'altra colonna portante ed è quello che fa anche degli Steelers GLI Steelers, ma tant'è.
Già la stagione scorsa quando con Tomlin in scadenza, il licenziamento di Canada, lo spot a QB vuoto, poteva e doveva essere l'occasione per prendere la balla al balzo e separarsi con grande gratitudine e pochi polveroni, in maniera elegante e sobria. Ora invece si è ricaduti nel loop e ancora una volta io non voglio essere malpensante, ma con altri due anni di contratto non credo Tomlin dia le dimissioni e non credo Rooney abbia il coraggio di mandarlo via, anzi non voglio pensare che il contratto di 3 anni sia stato per un ego di arrivare a cifra tonda nella questione stagioni vincenti (20). Voglio sperare di no, ma non sarei sorpreso, sono cose che possono accadere, guardare agli ultimi anni di Belichick alla ricerca del suo record (comunque per quanto possano essere arrabbiati per gli ultimi anni di BB i tifosi Patriots, è uno che ha spazio sulle dita solo per alzare i medi a chi lo critica, mentre le altre sono adornate dagli anelli, amaramente glielo si può anche perdonare).
La via della trade non credo sia possibile, Tomlin ha una clausola No-Trade nel contratto e le voci che pensava a un ritiro prima del prolungamento triennale mi fanno credere che non abbia voglia di cambiare a fine (?) carriera, nonostante secondo me a squadre bistrattate come Jets, Raiders sarebbe magari l'unico profilo che potrebbe mettere le basi per invertire una deriva che dura da anni.
Ultimo punto è il discorso che si sente "Via Tomlin, ma poi chi prendi?", ecco questo è un discorso che per me lascia un po' il tempo che trova. Cosa dovresti fare allora, tenerti un coach che non ti da prospettive se non rimanere in un limbo, solo perché c'è la possibilità che un successore faccia peggio? Ancora una volta, questa lega è strutturata in modo in cui si perde tecnicamente per vincere, è un passaggio naturale. Certo non è detto che dopo Tomlin ne venga uno migliore, si può sbagliare, si può non fare la scelta giusta (Bailey faceva l'esempio lampante dei 49ers), ma è così che funziona, non ci sono scorciatoie, non ci sono trucchi.
Mike Tomlin è un vero HC, uno di quelli che in NFL ne girano pochi, perché puoi essere anche un genio offensivo o difensivo come coordinatore, ma essere capo-allenatore è tutta un'altra storia. Nella lega io ne vedo pochissimi: Tomlin, Payton, i fratelli Harbaugh, non per questo però San Francisco ha esitato a fare una scelta radicale, non per questo i Saints hanno deciso di mandare altrove il loro HC. Vogliamo poi parlare di Andy Reid e il suo passaggio Philadelphia-Kansas City?
E' così che funziona e illuderci che noi siamo una favola diversa, che possiamo eludere il sistema, che 3 coach nella storia sia la dimostrazione a nostro favore, è presuntuoso e da stupidi e ci terrà bloccati in quel limbo.

Mi dispiace di essere stato lungo, ma una mia riflessione personale voleva andare un po' più oltre di un discorso Tomlin non funziona perché non supera i turni di Play-offs. Spero di non essere stato scocciante. :steelers:
#1214391
Wow,
grande disanima, complimenti! =D> =D>

Poi ognuno può vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.. ma sempre a metà stiamo

Non facile essere sempre competitivi, ogni maledetta stagione, altrimenti ci sarebbero altri team come noi.
Non semplice nemmeno accontentarsi di un posto alle Wild card preso con le unghie per poi tornare subito mestamente a casa

Purtroppo poi quando il già magro draft (comunque ben eseguito) ti porta in dote ben due giocatori subito fuori per tutta la stagione, è ancor più dura.

Comunque dopo Ben abbiamo provato QB in tutte le salse, ma il sapore è sempre stato agrodolce.
O si ha un Franchise QB, o altrimenti serve l'allineamento di tanti pianeti (e i 6 Superbowl li abbiamo vinti con Franchise QB)

Vabbeh, andiamo a prenderci sta scoppola dai maledetti Corvacci :smt010 :smt010
#1214392
ilmao ha scritto:Wow,
grande disanima, complimenti! =D> =D>

Poi ognuno può vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.. ma sempre a metà stiamo

Non facile essere sempre competitivi, ogni maledetta stagione, altrimenti ci sarebbero altri team come noi.
Non semplice nemmeno accontentarsi di un posto alle Wild card preso con le unghie per poi tornare subito mestamente a casa

Purtroppo poi quando il già magro draft (comunque ben eseguito) ti porta in dote ben due giocatori subito fuori per tutta la stagione, è ancor più dura.

Comunque dopo Ben abbiamo provato QB in tutte le salse, ma il sapore è sempre stato agrodolce.
O si ha un Franchise QB, o altrimenti serve l'allineamento di tanti pianeti (e i 6 Superbowl li abbiamo vinti con Franchise QB)

Vabbeh, andiamo a prenderci sta scoppola dai maledetti Corvacci :smt010 :smt010

Non ne sarei troppo sicuro. Siete TROPPO sfavoriti, loro TROPPO carichi, tutto TROPPO.
#1214417
Cleveland ha scritto:Non ne sarei troppo sicuro. Siete TROPPO sfavoriti, loro TROPPO carichi, tutto TROPPO.


..o riusciamo a generare una marea di turnover, o non la vedo proprio bene

Panoramix ha scritto:Il guaio è che da quasi dieci anni noi NON siamo competitivi in alcuna maniera


Competitivi in regular season, ma senza essere tra i primi 6-8 team (quelli che poi si giocano concretamente l'anello)
Diciamo sempre nelle posizioni 10-20 del Power Rankings

Ripeto, il nostro bicchiere sta sempre a metà. Chiaro che chi vince ha sempre il boccale ben pieno
#1214419
Panoramix ha scritto:Ma non lo siamo nemmeno in regular season, per dire: quest'anno lo sono stati molto di più i gattini nonostante una difesa da barzelletta
A questo gioco si partecipa per vincere, non per arrivare in champions l'anno dopo


Beh insomma, quest'anno prima del triste finale di stagione, eravamo 9-2 (con i rimpianti con Dallas e Indianapolis),
l'anno scorso abbiamo quasi sweppato la AFC North che comprende 2 QB prossimi hall of famer
Se non è essere competitivi in regular season, alzo le mani
Poi non siamo una contender, e non lo saremo neanche la prossima stagione.

Grazie tante, i Micetti hanno un gran QB, 2 forti WR e un attacco che, quando non si impantanava, macinava yards e TD.
Di contro hanno gestito male la difesa e così hanno sprecato un Burrow da MVP. Secondo me hanno sbagliato a rinunciare a Mixon e Bates, ma è opinione personale
Noi abbiamo 2 QB raccattati dall'umido di Denver e Chicago, e questo ci tocca farci andar bene.
Dopo Big Ben (durato troppo), abbiamo fatto solo tentativi. Con i problemi che conseguono: QB inesperto+WR problematici+OC sospetti e conservativi
Ma del resto, mica è facile avere il Franchise QB. E senza.. poche squadre han vinto il Superbowl, e comunque l'han fatto in maniera estemporanea
#1214430
Per quanto riguarda la partita di stanotte, secondo me se non si fa una partita perfetta si torna con la coda tra le gambe e il culo rosso.

Credo che passi a livello offensivo da:
- Non correre ogni santo primo down, anche perché lo facciamo malissimo e la linea fa un lavoro pessimo in run-blocking soprattutto sul primo tentativo.
- Testare la difesa dei Ravens nel mezzo del campo con i lanci, soprattutto nella zona di competenza dei LBs.
- Una gran partita di Pickens, quantomeno anche se con poche ricezioni, che attiri costantemente raddoppi difensivi o venga beccato in profondità in caso contrario.
- Non concedere turnover, che non vuol dire essere conservativi.
- Una decente efficienza in red-zone
(Spoiler, abbiamo dimostrato tutta la stagione, escluso il "punto" 3, che siamo incapaci di saper gestire questi aspetti)

A livello difensivo:
- Generare turnover, non so in che modo, visto che Lamar questa stagione è spaziale e Henry non è un novellino, ma in qualche modo, anche gli special-team.
- Non sfinire la difesa tenendola 40 minuti in campo.
- Meglio "contenere" Jackson che blitzarlo
- Non eccedere con una difesa spiccatamente dedicata al gioco di corse, anche se è cosa effettivamente difficile contro Baltimora.

:steelers:
#1214431
Ptia ha scritto:Per quanto riguarda la partita di stanotte, secondo me se non si fa una partita perfetta si torna con la coda tra le gambe e il culo rosso.

Credo che passi a livello offensivo da:
- Non correre ogni santo primo down, anche perché lo facciamo malissimo e la linea fa un lavoro pessimo in run-blocking soprattutto sul primo tentativo.
- Testare la difesa dei Ravens nel mezzo del campo con i lanci, soprattutto nella zona di competenza dei LBs.
- Una gran partita di Pickens, quantomeno anche se con poche ricezioni, che attiri costantemente raddoppi difensivi o venga beccato in profondità in caso contrario.
- Non concedere turnover, che non vuol dire essere conservativi.
- Una decente efficienza in red-zone
(Spoiler, abbiamo dimostrato tutta la stagione, escluso il "punto" 3, che siamo incapaci di saper gestire questi aspetti)

A livello difensivo:
- Generare turnover, non so in che modo, visto che Lamar questa stagione è spaziale e Henry non è un novellino, ma in qualche modo, anche gli special-team.
- Non sfinire la difesa tenendola 40 minuti in campo.
- Meglio "contenere" Jackson che blitzarlo
- Non eccedere con una difesa spiccatamente dedicata al gioco di corse, anche se è cosa effettivamente difficile contro Baltimora.

:steelers:

Analisi impeccabile. La chiave sarà non sfinire Harris con quelle maledette corse centrali ch non vanno da nessuna parte. Metterlo sull'esterno, tanti screen e Warren a manetta al centro. Lamar non corre come una volta quindi la classica cover zero la eviteri, niente Blitzburgh stasera. Purtroppo è diventato un ottimo passer quindi bisognerà limitarlo in quel senso. Forza ragazzi, tifero' per voi spudoratamente! HERE WE GO STEELERS!!!!!!!!!!!!!!! :steelers: :steelers: :steelers: :steelers: :steelers: :steelers:
#1214437
ilmao ha scritto:Beh insomma, quest'anno prima del triste finale di stagione, eravamo 9-2 (con i rimpianti con Dallas e Indianapolis),
l'anno scorso abbiamo quasi sweppato la AFC North che comprende 2 QB prossimi hall of famer


Appunto: quasi
E' il nostro mantra da dieci anni
E' come quasi scopare: non è divertente :nonno:
#1214438
Ah, riguardo a stanotte: sogno un OL viola che inciampa, un LB a caso che arriva dal lato cieco e Lamarro che si sveglia all'ospedale. Così potremmo vincere, sì
Non perchè Lamarro sia un gran lanciatore (ha grandi numeri perchè il sistema nel quale gioca gli consente lanci semplici), ma perchè non va mai giù e non butta mai via la palla. E' un lottatore e, quanto a una squadra togli un lottatore, la indebolisci davvero
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